L'obbiettivo principale del nuovo certificato è di limitare le frodi sul chilometraggio, attraverso l'autenticazione dei chilometri al momento della revisione. Questi dati saranno riportati nel “Documento Unico dell'auto” che a sua volta sarà caricato sul “Portale dell'automobilista”. Così facendo per gli ispettori sarà possibile risalire in tempo reale allo storico della vettura.
Con l'introduzione delle nuove disposizioni non assisteremo a cambiamenti relativi alle scadenze. La direttiva ha difatti lasciato ampio margine di decisioni ai Paesi membri dell'UE per quanto concerne la periodicità delle revisioni. Fatta eccezione per alcuni casi particolari, la scadenza resta ogni 2 anni per le auto usate e 4 anni per la prima revisione delle nuove immatricolazioni.
Vista la continua evoluzione del sistema e delle normative ad esso correlato, affidarsi a un centro di revisioni altamente specializzato resta comunque il consiglio migliore per essere sempre aggiornati sulle novità e per evitare di ritrovarsi a fare i conti con spiacevoli sorprese.