Nel progetto sono previsti 43 pali d’illuminazione, in onore delle 43 vittime che hanno perso la vita nel crollo. Verrebbe così creato un memoriale, solido e permanente nel tempo, in memoria dei defunti.
E in onore di Genova, la Superba, che ha dovuto affrontare una crisi su tutti i livelli: sicurezza, società, tecnologia, economia, topografia. Renzo Piano ha spiegato che «sotto il ponte non può essere previsto che uno spazio vuoto e dunque un parco. Ma nel parco e tutto intorno ci dovrebbero essere incubatori di imprese, residenze, start up».
Un tentativo, di fare di una catastrofe, un’opportunità di ricostruzione e sviluppo per l’intera città. Non ci stupisce che proprio l’architetto abbia presentato un progetto; Renzo Piano infatti è nato a Genova e la tragedia del 14 agosto ha coinvolto la sua città natale.
Un’idea, quindi, che nasce da un bisogno: ricostruire il volto della Superba. E tentare, se possibile, di risanare gli animi feriti da questo terribile evento.