Nel 2017 il settore è cresciuto del 3,2%, sfiorando quota 95 miliardi di fatturato. I tre segmenti trainanti, che occupano la maggior parte dei 581mila addetti all'interno delle 66.700 aziende censite, sono la pelletteria, la pellicceria e l'oreficeria, che registrano aumenti decisamente superiori rispetto alle altre aree. Il 65% circa del fatturato complessivo deriva dalle esportazioni, che a loro volta annotano un +5,2% rispetto all'anno precedente.
Le “solite” Francia e Germania sono le nazioni europee che più di tutte apprezzano il Made in Italy ma anche Inghilterra e Spagna e l'emergente Svizzera si adeguano ai trend positivi. Al di fuori della UE la Cina con un notevole + 14% comanda il plotone degli Stati con risultati in attivo (USA +1%, Corea del Sud +8,5% e Russia +12%). All'interno di un panorama che vede un saldo più che positivo tra export e import, alcuni Paesi non seguono questa tendenza: Il Giappone è, per esempio, la nota meno lieta con un -3%.
Ma, sono casi isolati che non vanno a scalfire più di tanto l'entusiasmo per un business che, almeno in Italia, non tramonta mai.